La passeggiata alla torre dello Ziro è una delle più suggestive del territorio di Scala. La torre appartiene ad un’antica rete di strutture difensive disseminate lungo la costa per avvistare gli incursori dal mare. Nei secoli è stato teatro di tanti accadimenti, tra cui fatti di sangue.
Il percorso di circa 5 km, lungo la cresta del Monte Aureo, risulta agevole ed immerso in un ambiente boschivo dalla ricca varietà. Due sono i punti di principale interesse: la torre con il suo punto panoramico e, più in alto, il belvedere dalla vista ancor più spettacolare.
Dalla contrada di Pontone il Monte Aureo si estende fino al mare e sovrasta Atrani ed Amalfi. Tra i due, immersa nel verde, si può scorgere la figura circolare della Torre dello Ziro.
Lo stretto passaggio protetto da mura merlate collega la torre al piazzale di osservazione. Sulla cresta di roccia sullo sfondo si può scorgere la colonna del belvedere.
Un’antica tradizione narra che nella torre fu strangolata la duchessa Giovanna d’Aragona con due giovani figli. Figlia del re di Napoli e sposa già a dodici anni del duca di Amalfi, restò vedova giovanissima. In seguito, per amore, sposò segretamente il proprio maggiordomo. E per questo fu condannata ad un orrendo destino
La storia della duchessa d’Aragona, ha ispirato Matteo Bandello nella novella rinascimentale. Ispirò cento anni più tardi, autori quali Françoise Belleforest, Felipe Lope de Vega e John Webster con The tragedy of the Dutchess of Malfy.
Il percorso per giungere alla Torre dello Ziro è anche utilizzato da tantissimi turisti come percorso di trekking,
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